L' Istituto Umberto Maddalena

Tratto da: "I figli dell'Ala" la storia degli Istituti Francesco Baracca e Umberto Maddalena (1920 - 2000) - LoGisma ditore
Per i riferimenti sportivi: "C'era una volta..." storia della pallacanestro goriziana del xx secolo di Aldo Rosa e Bruno Gubana, vol. I
Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
 

Planimetria della superficie occupata dall' Istituto (Archivio Stato Gorizia)
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Il 12 settembre 1920 ha luogo in Loreto la cerimonia della proclamazione della Madonna di Loreto quale Patrona degli Aeronauti, gia' sancita con bolla papale da S.S. Benedetto XV il 24 marzo dello stesso anno. Dopo tale proclamazione viene istituito un Comitato Promotore presieduto da Monsignor Conte Luigi Andreoli, con lo scopo di ufficializzare questa festivita' e di aiutare gli orfani e le famglie degli aviatori bisognose. Nel 1921 il Comitato si trasforma in Comitato Onoranze alla Celeste Patrona degli Aeronauti con lo scopo di far sorgere a Loreto, un campo di aviazione militare e civile ed un Istituto per l' educazione degli orfani degli Aviatori. Nel 1922 il Comitato scinde l' attivita' aeronautica da quella assistenziale; questa ultima dà origine al Comitato pro erigendo Istituto per i Figli degli Aeronauti ma nel 1925 si scioglie per dar vita all' Opera Pia con fini di assistenza anche alle vedove degli aviatori. Lo statuto della nuova Opera, viene approvato il 15 maggio 1926 ed elevato in Ente Morale il 24 aprile 1927 con una nuova denominazione: Opera Pia Nazionale per le Vedove ed i Figli degli Aeronauti con sede a Loreto e sotto l'alto patronato del Capo del Governo. In una riunione tenuta a Roma il 14 marzo 1930 e presieduta  dal Ministro dell'Aeronautica Italo Balbo, si definisce le modalità per la realizzazione a Loreto di un Istituto per accogliere gli orfani di ambo i sessi, dall'età di 4 ai 10-11 anni se maschi (completamento della istruzione elementare) e fino ai 18 anni se femmine per il completamento degli studi magistrali. Nella stessa riunione si definisce anche la realizzazione a Gorizia di un Istituto destinato ad ospitare i maschi in eta' per la frequenza di scuola media inferiore e superiore in scuole gia' esistenti citta'. A realizzazione avvenuta degli  Istituti di Loreto e di Gorizia, la direzione verra' affidata ad un unico Ente. Dopo la risoluzione del 14 marzo, si costituisce il Comitato provvisorio per la fondazione e l'avviamento dell'Istituto maschile di Gorizia.
 
 

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Del Comitato fanno parte Italo Balbo come Presidente ed altre autorita' tra cui il Capo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica gen.b.a.G.Valle. Con i proventi de "Il Giorno dell'Ala" e con il concorso economico del Ministero dell'Aeronautica e di Enti privati,  viene acquistato in localita' San Pietro di Gorizia, un ampio terreno comprendente la villa settecentesca della contessa Teresa Norman-Ehrenfels in Coronini. Il complesso viene denominato:
 
 

Gorizia localita' S.Pietro, il complesso visto dall' alto
(Bal096)

Il primo ottobre 1930 l'Istituto ospita il primo allievo, Tullio Bacchetti di dieci anni; nel corso del primo anno il numero di allievi ospitati arrivera' a 5. Primo direttore dal 1930 al 1932 è il cap. pilota Vincenzo Lioy. Intitolato nel '31 al trasvolatore atlantico Umberto Maddalena, il figlio Luciano entrerà come allievo nei primi mesi del 1932. Qualche anno più tardi entrera' anche Aldo Pomella figlio del motorista Vincenzo, deceduto nell'impatto del dirigibile Italia sul pack il 24 maggio 1928 durante la seconda sfortunata spedizione polare italiana del generale Umberto Nobile. Nel 1934 con Regio Decreto, l' Istituto "Umberto Maddalena" viene eretto in Ente Morale e approvato lo Statuto.
 
 

R.D. del 14 giugno 1934 n.1181, art.1:

L'Istituto Nazionale Umberto Maddalena ha sede in Gorizia e provvede alla gestione di uno o più convitti destinati a ricoverare e mantenere, dopo il compimento delle scuole elementari, i figli degli aviatori morti o gravemente infortunati per cause di servizio ed a provvedere alla loro educazione ed istruzione, al fine di prepararne l'accesso alla Regia Accademia Aeronautica o di avviarli all'esercizio di professioni di carttere aeronautico.

 

Con l'assunzione a Ente Morale, si costituisce in Roma sotto la presidenza del gen. Giuseppe Manni (1934 - 1945) il Consiglio di Amministrazione. Nel 1936 l'Opera Pia Nazionale di Loreto viene declassata e fusa con l'Istituto Nazionale Maddalena di Gorizia. Con R.D. 21 agosto 1937, n.1585 l'Istituzione prende il nome definitivo "ONFA" Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori. L'intestazione di "Umberto Maddalena" d'ora in poi, sara' esclusiva dell'Istituto di Gorizia.
Il 6 aprile 1938 viene inaugurata una nuova costruzione all'interno del parco della villa.

L'Istituto viene gestito dall'aeronautica che si avvale della collaborazione di personale esterno. Gli allievi vengono divisi in cinque squadre a seconda l'eta': 1^ e 2^ i più piccoli fino alla quinta ginnasio, 3^4^ e 5^ squadra gli allievi più grandi. Nel corpo centrale della villa ci sono le abitazioni del comandante e del vicecomandante, gli uffici, la chiesa e l'infermeria, nelle scuderie i dormitori degli allievi più grandi mentre nell'edificio inaugurato nel '38 si trovano le camerate dei più piccoli, gli studi e la mensa che è unificata per tutti gli allievi. Esternamente nell'ampio parco, ci sono le strutture sportive.
Gli allievi indossano la divisa con tanto di spadino simile a quella dei cadetti dell'accademia e, raggiunta l'eta' di 17 anni per Regio Decreto n. 1416 del 22 giugno 1939, "mettono" le stellette e considerati volontari equiparati  ad avieri con iscrizione al libro paga. Una volta diplomati, per effetto dello stesso decreto, gli allievi del Maddalena hanno la precedenza all' ammissione in Accademia Aeronautica o alla nomina a sottotenente di complemento. Studio, disciplina militare e attività ginnica scandiscono le giornate dei giovani allievi. Responsabile dell'attivita' ginnico militare e' il cap.AArs. Angelo Vespignani.
 
 

Gorizia Istituto Maddalena. In prima fila da sinistra 1°(allievo piccolo) Martucci Giulio, 2° Faranda Antonio, 4°Anticoli Ennio, 5°Resticci Mario. 1°a destra della seconda fila Pasut Giorgio.
(Reb05)
 

Gorizia Istituto Maddalena.
(Reb06)
 
Gorizia, attivita' ginnica (Vesp28)

 
 

Gorizia, Istituto Maddalena. Attivita' ginnica; al centro Vespignani.
(Reb29)

Logo del Maddalena cucito sulle magliette


 
 
Gorizia 1943, camposportivo Baiamonti. Studenti della scuola media impegnati nelle udi Juvenile, staffetta 4x800. Al centro il cap AArs.Vespignani (Ves30)

I ragazzi del Maddalena ben si inseriscono nel tessuto sociale cittadino frequentando le scuole cittadine e riversandosi, nel tempo libero, per le vie della citta' e partecipando a diverse competizioni sportive. Nel 1939 vincono imbattuti, il torneo di pallacanestro "Coppa 23 marzo"
 
 


Torneo di pallacanestro Coppa Mantovani:
Nel 1941 la squadra del Maddalena, preparata dall'insegnate di educazione fisica Vespignani, partecipa al torneo di pallacanestro "Coppa Mantovani" organizzata dal G.U.F. di Gorizia in onore della memoria  dell' universitario Mauro Mantovani, caduto in combattimento in A.O. Al torneo partecipano otto squadre cittadine: G.U.F. di Gorizia, G.R. Favetti, G.R. Corridoni, G.R. Mighetti, Ist. U. Maddalena, Dopolavoro Aziendale Industriali (D.A.I.), GR. Sottosanti, Dopolavoro Lucinico.
Di seguito alcuni risultati registrati dalla squadra dell' Istituto Maddalena:

V^ Giornata 20/02/1941:
Ist. Maddalena - Lucinico 39 - 34
atleti del Maddalena: Vespignani, Mondini, Muti,  De Anna, Conti, Bagnoli
 

V^ Giornata 26/02/1941:
Ist. Maddalena - Sottosanti 35 - 28
atleti del Maddalena: Vespignani, Mondini, Muti,  De Anna, Conti, Bagnoli
 

Gorizia, piazza della Vittoria. Allievi del Maddalena in libera uscita (Pic04)

Dal 1931 al 1943 durante le vacanze estive ed invernali,  gli orfani sono ospiti delle colonie marine o montane:
1931 Grado (Go), Soggiorno marino
1932 Grado (Go), Soggiorno marino
1933 Sistiana (Ts), Sogiorno marino
1934 Sistiana (Ts), Sogiorno marino
1935 Sistiana (Ts), Sogiorno marino
1936 Montenero d'Idria, presso scuola elementare, Colonia montana
1937 Forni Avoltri (Ud), presso caserma G.d.F., Colonia montana
1937 Sistiana (Ts), Sogiorno marino
1938 Lorenzago (Bl), presso scuola elementare, Colonia montana
1938 Sistiana (Ts), Sogiorno marino
1939 Monguelfo (Bz) *, Colonia montana inv.le dal 1939 ( nella residenza di caccia dell'Imperatore d'Austria, poi Hotel Bagni in seguito acquistato dall'Opera )
1939 Sistiana (Ts), Sogiorno marino
1940 Monguelfo (Bz), Colonia montana
1940 Sistiana (Ts), Sogiorno marino
1941 Monguelfo (Bz), Colonia montana
1941 Portorose (Pola), Colonia marina
1942 Monguelfo (Bz), Colonia montana
1942 Sistiana (Ts), Sogiorno marino
1943 Monguelfo (Bz), Colonia montana

Dall'estate 1941 viene utilizzata Villa Rizzardi in Dobbiaco ceduta in uso all'Opera dal Ministero dell'Aeronautica. Questa villa, a partire dal 15 febbraio 1942, sara' intitolata al sottotenente dei Granatieri di Sardegna "Mario Vece" già allievo dell'Istituto Maddalena dal 1933 al 1936 e deceduto sul fronte Greco-Albanese l'8 marzo 1941.

Nel 1940 il gen. S.A.Felice Porro, comandante della 2^ Zona Aerea Territoriale Aeroporto di Padova, fa visita al Maddalena.
Nei mesi di agosto e settembre 1941 e 1942 gli allievi che frequentano gli Istituti ad indirizzo Industriale vengono inviati a Guidonia (Roma) presso il Centro Sperimentale dell'Aeronautica per un corso di cultura aeronautica comprendente lezioni teorico/pratiche presso le sale di esperienze e gallerie del vento e addestramento tecnico-professionale per le Costruzioni Aeronautiche, presso lo Stabilimento Sperimentale Costruzioni Aeronautiche. Durante questo periodo gli allievi vengono aggregati al Comando aeroporto dal quale dipendono come allievi militari. Nel marzo 1942 gli allievi partecipano alla grande sfilata a Roma presente il capo del Governo.

Il Maddalena rimane a Gorizia fino all' 8 settembre 1943. Pochi giorni dopo, in un clima teso e incerto,  per motivi di sicurezza l'istituto viene sgomberato e gli allievi trasferiti con automezzi della 2^ZAT prima a Casarsa e poi in treno a Loreto. Qualche giorno dopo il cap. Marinelli ritorna a Gorizia per tentare di recuperare il materiale dell'Istituto e, riuscito nell'impresa, porta il materiale in un magazzino a Rivalta del Friuli per poi trasferirlo nel 1946 a Firenze.
Durante lo sgombero qualche testimone ricorda di essere stato ospitato per una notte dalla famiglia Viatori di gorizia. La sosta sarebbe servita per cambiare abiti e proseguire l'allontanamento da Gorizia senza dare troppo nell'occhio.
Dopo l'armistizio il com.te Ennio Anticoli, allievo dell'ONFA, ricorda che da Gorizia e' andato a Campoformido quindi a Rivolto, Casarsa e Oderzo ospitati in una scuola di religiosi. Da qui mentre gli altri allievi proseguivano per Loreto, lui ando' dalla madre in Piemonte.
Oggi l'ONFA ha sede sul sedime aeroportuale di Cadimare in provincia di La Spezia.
 
 

(Ves71)

 
Presso l 'Aeronautica avevamo rispetto e trattamento speciale.  Sono i padri degli Allievi che fecero grande e rispettata la nostra Aeronautica fino al Sacrificio.
Ferdinando Piccolo ex allievo

 
Una volta, 1943 (i miei tempi) uno sguardo creava turbamento: il mio turbamento era F.A. Collegio "Maddalena" - S.Pietro, divisa azzurra, (camicia, pantaloni, cravatta, berretto), corriera azzurra, azzurro come l'arma a cui apparteneva il padre (colonnello dell'aeronautica). La corriera, guidata da un soldato dell'aeronautica,  portava otto giovani dal collegio "Maddalena" al liceo classico (viale XX settembre), al liceo scientifico (allora in via Carducci). I loro padri erano considerati da noi, giovani italiane, degli eroi, e lo sono stati, credetemi.
Una studentessa goriziana alias la nipote di un goriziano che aveva la macchina (una balilla) targata Go 006
NOTA: la "studentessa goriziana"racconta di non aver mai conosciuto F.A.: il "turbamento" era provocato dall'incrociarsi degli sguardi al passare del torpedone!

 
S.Pietro (Slovenia): la villa Coronini com'e' oggi.
(VillaCor1)