Guerrino Milani
 

Assegnato inizialmente all'11° Stormo dislocato a Comiso ed equipaggiato con i  veloci S 79, lo specialista Guerrino Milani transita poco dopo al IX Gruppo del 4° Stormo, dislocato sempre sullo stesso campo. Segue il IX Gruppo sul fronte africano e rientra a Gorizia nel dicembre del '40.
Partecipa alle azioni sul fronte yugoslavo nella primavera del 1941, si qualifica sul MC 202, probabilmente partecipa al secondo ciclo in Sicilia e in A.S.I..
Rientra a Gorizia nel dicembre del 1941 e viene assegnato alla "Scuola Caccia". Gli verra' conferita la Croce di Guerra al Valor Militare.


Gorizia - 1942 /1943. Guerrino Milani, secondo da sx in alto, con altri Specialisti. Alle loro spalle un SAI Ambrosini 2S.
mil001

 
Ricordo di un incontro di calcio a Gorizia, Milani è il terzo da dx accosciato. La squadra della sezione calcio AVIA e' fotografata nel campo dietro l'ospedale sanatoriale. Sullo sfondo il monte San Marco. A sinistra il seminario minore.
mil002

 
Retro della foto ricordo sul campo di calcio di Gorizia.
mil02n 

 
Gorizia - 1942 /1943. Guerrino Milani, secondo da sx. insieme a Specialisti vari. Alle loro spalle un SAI Ambrosini 2S, probabilmente immatricolato Aviazione Generale e parzialmente nascosti un Saiman 202 della scuola ed un Caproni Ca 311.
mil003 

 
Milani accanto ad un MC 200 della 96^ Sq. La foto potrebbe essere stata scattata sulle alture di Pola durante il rischieramento della Squadriglia per le operazioni sul fronte Jugoslavo nell’aprile del 1941.
mil004 

 
A.S.I. (Africa Settentrionale Italiana) El Adem - 1940. Magazzini del materiale, sede del IX Gruppo e del 4° Stormo Caccia. Specialisti ed Ascari della colonia Italiana.
mil005 

 
Guerrino Milani, primo da sx, insieme ai colleghi Specialisti sull’aeroporto di Gorizia nel 1942/1943. Alle loro spalle un Caproni 164 da collegamento e sullo sfondo il Magazzino M.S.A.
mil006 

 
Gorizia, 1941. Foto scattata dall’alto della torre dell'hangar Lancini Nord. Si riconoscono i nuovi MC 202 appena consegnati al IX Gruppo, coperti da teloni protettivi. Il 4° Stormo e' il primo Reparto della Regia Aeronautica a ricevere il nuovissimo velivolo della Macchi. In primo piano anche un MC 200 in carico al Gruppo.
mil007 

 
Gorizia, 1942/1943. Guerrino Milani, primo da sx, insieme ad altri specialisti. Alle loro spalle un Caproni 164 da collegamento.
mil009 

 
Gorizia, 1942/1943. MC 202, in colorazione continentale.
mil010 

 
Gorizia, 1942/ 1943. Guerrino Milani ed altri specialisti. Milani è alle loro spalle su di un Caproni 164 da collegamento.
mil011 

 
Incontro di calcio a Gorizia, Milani è il terzo da destra in piedi, mentre il primo é il cap. De Vita, responsabile amministrativo.
mil012 

 
Gorizia 1942/43. Milani, seduto nell'abitacolo di un MC 202 con la colorazione coloniale, probabilmente ritoccata sul campo dalla locale sezione manutenzione. 
mil013 

 
Gorizia, 29 febbraio 1941. Milani su un MC 200 con Minieri, altro motorista della 96^ Sq. che suona la fisarmonica.
mil015

 
Gorizia, 1942/1943. Guerrino Milani, primo da sx ed altri Specialisti accanto ad un Breda 25 da addestramento. Alle loro spalle l'hangar Lancini del settore Nord.
mil016 

 
Gorizia. Guerrino Milani. Alle sue spalle l'hangar Lancini del settore Nord.
mil017

 
Milani accanto ad un MC 200 della 96^ Sq. Probabilmente la foto è stata scattata nell’aprile del 1941 sulle alture di Pola durante il rischieramento della squadriglia per le operazioni sul fronte Jugoslavo.
mil018=mil004 

 
A.S.I., Ein El Gazala, 19/12/1940.
Rifugio antiaereo nel deserto della Marmarica.
mil019 :

 
A.S.I., El Adem, 21/08/1940. Incidente d'atterraggio occorso ad CR 42 del X Gruppo C.T. (probabilmente della 96^ Sq.) causato probabilmente dal terreno non ideale per gli atterraggi e decolli. 
mil020

 
A.S.I. operazioni 1940. Bugh Bugh - Marmarica 5/12/1940. Da sx verso dx: Marmolino (seminascosto), Milani, Faudino e Minieri, tutti motoristi della 96^ Sq.; dietro di loro un S 81. Ai piedi del Milani una bomba da quindici kg. 
mil021:

 
A.S.I. operazioni 1940. El Adem – Marmarica 6/11/1940.  Milani, appoggiato sui piani di coda del Fiat CR 42 della 96^ Sq.  MM 5604. Il velivolo mostra i due distintivi utilizzati dal IX Gruppo, il Cavallino Rampante bianco, distintivo ufficiale del Reparto, e la Gamba di Ferro, distintivo ufficioso in onore del com.te Ernesto Botto, soprannominato “Gamba di Ferro”. 
mil022

 
A.S.I. operazioni 1940. Ein El Gazala 18/12/1940.
Da sx verso dx: Minieri, Marmolino, Milani, Faudino, tutti della 96^ Sq.
mil023:

 
A.S.I. operazioni 1940. Ein El Gazala 18/12/1940. Milani (a destra) insieme all’armiere Bert, della stessa squadriglia, fdavanti un S 81 del 54° Gruppo di cui si riconosce sulla deriva il distintivo del Reparto con il motto “Nocte favente”.
mil024 

 
A.S.I. operazioni 1940, Ein El Gazala 18/12/1940. Milani insieme all’armiere Bert, della stessa squadriglia, vicino ai resti di un Caproni 133 distrutto da un bombardamento avversario.
mil025 : 

 
A.S.I. operazioni, 1940. Uomini della 96^ Squadriglia del IX Gruppo C.T. tra i quali Milani è il quarto da sx della fila posteriore accosciata.
mil026

 
Alture di Pola, aprile 1941. Sotto una tenda mimetizzata ai bordi del campo di volo gli Specialisti attendono l’inizio dell’attività di volo della 96^ Squadriglia,  "Le vedette”.
mil027 :

 
Comiso, 1940. Il neo abilitato aviere motorista Milani con i colleghi del suo primo Reparto. L’ala ed il motore destro, un Alfa Romeo 126, di un S 79 della 216^ Sq. LIII Gruppo B.T. fa da cornice alla foto.
mil028 

 
Scuola di qualificazione per motoristi. Milani con allievi del suo corso. Milani porta al braccio sinistro il lutto, fascia nera di 10 cm di larghezza, per la perdita di uno dei suoi cari.
mil029

 
Scuola di qualificazione per motoristi. Milani con altri allievi del corso.
mil030:

 
Comiso. Milani in compagnia di un suo collega accanto ai piani di coda di S 79. La foto è stata scattata prima dell’inizio del conflitto in quanto lo “Sparviero” porta ancora il Tricolore sul direzionale, sostituito dalla croce bianca di Savoia pochi giorni dopo l’entrata in guerra.
mil031

 
Comiso, Reparto da Bombardamento. Milani a bordo dell’S 79.
mil033 

 
Bengasi A.S.I. (Africa Settentrionale Italiana), 1940.
Milani e colleghi della 96^ Sq. tra i quali Andrea Saglia, secondo da destra.
mil034:

 
Gorizia, fine ’42 inizio '43.
Guerrino Milani, quarto da sx in alto, insieme ai colleghi Specialisti.
mil035:

 
Alture di Pola, aprile 1941. linea volo della Squadriglia: la 96^, i velivoli sono tutti MC 200 buona parte dei quali di costruzione Breda vista la presenza della croce bianca a bracci corti sul direzionale.
mil036

 
Aeroporto 219 P.M. 3200 3/04/1943.
Due colleghi di Milani e dietro di loro un Cant Z 1007 bis bideriva delle ultime versioni, riconoscibile esteriormente per la presenza della torretta dorsale tipo Breda, con arma difensiva elettro-idraulica da 12,7 mm.
mil039

 
Guerrino Milani sulla linea volo. Dietro un SAI Ambrosini 2S, ex civile.
mil040:

 
Milani, secondo da sinistra, al corso di qualificazione da motorista , probabilmente a Varese, insieme ad altri compagni di corso in officina aggiustaggio. 
mil041:

 
Foto al completo per il personale della 216^ Sq. LIII Gruppo B.T. 34° Stormo a Catania Fontanarossa, sede del Reparto. Milani è il dodicesimo da sinistra della fila centrale in piedi. Di lì a poco l’intero gruppo inizierà le missioni su Malta.
mil042

 
 
S.I.A.I. Marchett: Società di Sesto Calende, nata nel 1915 per produrre in Italia l'idrovolante FBA, ordinato dalla Regia Marina (e forse anche dall'esercito) in quasi 1.000 esemplari. Fu fondata da Domenico Lorenzo Santoni (che già nel 1913 aveva costituito la Anonima Costruzioni Aeronautiche Savoia) e Luigi Capè con il nome di S.I.A.I. (Scietà Idrovolanti Alta Italia), che inglobò anche la "Savoia". Poco dopo, quando la S.I.A.I. (e in previsione della progettazione e costruzione autonoma di velivoli, Santoni assunse come progettista il ventiseienne ing. Conflenti, che pochi anni più tardi. Per i propri progetti la ditta assunse la sigla "S.", per S.I.A.I.
Alla fine della guerra, causa la gravissima crisi che investì l'intera - e giovane - industria aeronautica per la subitanea cessazione delle commesse militari e che portò alla scomparsa di numerose e affermate ditte (Pomilio, tanto per fare un nome), nel 1919 Santoni preferì emigrare in Francia, dove, alla periferia sud di parigi fondò la C.A.M.S. e raggiunto l'anno dopo dal fedele pupillo Conflenti. Praticamente il posto di entrambi fu rilevato nel 1922 dall'ing. Alessandro Marchetti, un progettista allora già famoso e stimato, che portò alla società anche un cospicuo apporto di capitale, per cui il suo nome entrò nella Ragione Sociale, per l'appunto S.I.A.I. Marchetti, ma solo nel 1936 * il consiglio di amministrazione della società deliberò che la prima lettera del cognome del progettista fosse inserito nella sigla che distingueva gli aerei prodotti.  Era una tradizione tipicamente italiana (vedi Rosatelli, Castoldi o Zappata) ma per lui si era obiettato che il nome completo appariva già nella ragione sociale. Il primo aereo prodotto dopo tale decisione fu il "Pipistrello", per cui S.M. 81, ma S. 79. Tuttavia và considerato che praticamente già da allora qualcuno cominciò a battezzare (erroneamente) tutti i precedenti prodotti S.I.A.I. "S.M.", ma si tratta pur sempre di un errore. Infine, dall'aprile 1937, l'azienda decise di inserire nella ragione sociale il vecchio nome Savoia, diventando così S.I.A.I. Savoia-Marchetti. Nella stessa occasione il significato della sigla venne mutato in Società Italiana Aeroplani e Idrovolanti. Questa ragione sociale rimase in uso fino al 1944, quando  il nome Savoia venne definitivamente cancellato.

* Resta qualche dubbio sulla data in cui venne inserita la prima lettera del progettista in quanto l'8 febbraio 1935, al suo primo volo il Savoia Marchetti 81 viene denominato S.M.81 Si puo' quindi pensare che la decisione venne presa o tra la fine del 1934 e l'inizio del 1935, oppure precedentemente, se venne già applicata ai progetti di quelli che allora erano ancora "paper craft".


 
 
Foto al completo per il personale della 216^ Sq. LIII Gruppo B.T., sempre a Catania. Milani è il sesto della fila in piedi, partendo da sinistra. E' presente tutto il personale e si riconoscono piloti, specialisti, aiuto specialisti ed avieri governo (gli uomini tuttofare della Regia Aeronautica), un vicebrigadiere dei Reali Carabinieri e l’immancabile mascotte. Il 1° volo del primo S. 79 (I-MAGO) avvenne l'8 ottobre del 1934.
mil043:

 
La squadriglia con sede a Comiso ( RG), raggiunta dal Gruppo nel luglio del 1938, continua l’addestramento: una foto ricordo vicino all’S 79 n° 4 della squadriglia insieme con un congruo numero di personale. Milani è il quinto da destra in piedi.
mil044

 
Una formazione di S 79 “ Sparviero” del LIII  Gruppo in volo sulla Sicilia orientale. La citta' sullo sfondo potrebbe essere Catania. 
mil045

 
Foto da bordo di un Savoia Marchetti S 79 mentre sorvola l’Etna imbiancato. Il 34° Stormo, costituito a Forlì nel 1937, si trasferisce in Sicilia nel maggio successivo, due anni dopo sostituisce i Savoia Marchetti S 81 con i nuovi S 79. Il Reparto in cui opera Milani, il LIII Gruppo B.T., costituito dalle 216^ e 217^ Squadriglia, opera da Comiso dal luglio del 1938 fino al giugno del 1940, quando rientra sulla sede di Catania-Fontanarossa. 
mil046:

 
Foto di fine corso per la qualifica di motorista cui seguira' la destinazione al Reparto operativo.  Milani è il secondo da destra della seconda fila partendo dall’alto. Al centro della foto, in basso, gli istruttori sottufficiali.
mil047:

 
S 79 216-7 in volo sulle campagne siciliane, fotografato prima dello scoppio del conflitto, reca ancora il Tricolore sul direzionale. Per evitare confusioni con gli aerei francesi, pochi giorni dopo l’inizio delle ostilità fu adottata la croce bianca dei Savoia.
mil048

 
Milani, dodicesimo da sinistra, insieme ai commilitoni di Squadriglia.
mil049:

 
Comiso, aprile del 1940. Pranzo Pasquale all’interno della sala mensa truppa per gli avieri specialisti.  Milani è il quarto da destra della seconda fila al tavolo da pranzo che guarda verso l’obiettivo.
mil050:

 
O.M.S. 1937/39. Fiat CR 32, detti “El Chirri”, del Gruppo della Cucaracha scortano gli S 81 ”Pipistrello” durante un’azione di bombardamento. La nitidezza della foto permette di apprezzare i dettagli dei velivoli in secondo piano: il nomignolo dell’S 81 ”Capo be…”, il CR 32 del com.te di Gruppo, la livrea stessa del bombardiere ottenuta direttamente sul campo e non in ditta, le insegne di nazionalità ed altro ancora.
mil051