Colonia Elioterapica

L'11 luglio 1936 dietro l'hangar piu' ad Ovest del 4°Stormo, viene inaugurata dal Duca d'Aosta la Colonia elioterapica intitolata alla duchessa Anna, madre di Amedeo.  In un'area delimitata da una staccionata si trovano le baracche adibite a mensa e  bagni, una piscina non molto grnade, tettoie e spazi per l'attivita' all'aria aperta.

La colonia e' riservata ai bambini dai 6 ai 12/13 anni residenti nei comuni limitrofi di Merna, Vertojba, Rupa, Peci e della frazione di S.Andrea. E' organizzata in due turni, luglio e agosto con circa cento ospiti ciascuno. I bambini si presentano alle otto del mattino davanti al cancello situato a sud-est del campo di aviazione dove vengono inquadrati per avviarsi, passando dietro gli hangar del Quarto, alla colonia. Dopo l'alza bandiera incominciano le attivita' ginnastica, gioco, nuoto fino alle ore diciasette.

Ad ogni ragazzo viene assegnato un numero che corrisponde al suo posto a tavola e alla sedia sdraio per il riposo pomeridiano. A tutti l'Aeronautica assicura un'abbondante colazione, un pasto e una merenda pomeridiana altrettanto abbondanti, tanto da avanzare e portare a casa. Alla fine di agosto i ragazzi dei due turni si ritrovano per il saggio finale e la consegna dei pacchi viveri.
Tra gli Istruttori e maestri si ricordano i Sig.ri Bombig e Sacchi.
Spesso il Duca, al rientro da un volo fermava il suo velivolo nei pressi della colonia per andava a trovare i ragazzi e scherzava con loro.
 
 
 


(Arch.Lapanja)

 
 
A quei tempi era severamente vietato esprimersi in lingua slovena ma ai ragazzi della colonia, gran parte di etnia slava, veniva tollerato che parlassero nella loro lingua d'origine

 
 
 
La colonia era frequentata dai bambini dai 6 ai 12 (13) anni di età residenti nelle zone limitrofe all'aeroporto. Queste zone, prevalentemente di lingua slovena, comprendevano gli abitati di Merna, Vertojba (ultime due/tre case), Peci, Rupa e S.Andrea (fino alla chiesa). C'erano due turni estivi: luglio per i più piccoli fino a 9/10 anni e agosto per i più grandicelli fino a 12 (13) anni per un massimo di 50 (80) bambini per turno.
Testimonianza di un ex allievo della colonia abitante a Merna (oggi in SLO) raccolta nel 2009

 
 
Aeroporto di Gorizia. Inaugurazione della Colonia Elioterapica alla presenza del Duca d'Aosta e della  Duchessa Anna.
Sulla destra, con l' abito scuro, il sindaco di Gorizia, Bombi. Sulla sinistra, in divisa bianca, alcuni piloti del 4° Stormo (Arch.Verdi)

 
I ragazzi si trovavano ogni mattina alle otto davanti al cancello in prossimità agli hangar del 4°Stormo quindi venivano divisi in due squadre e così inquadrati sfilavano, incitati dagli aviatori, fino alla colonia per l'alza bandiera: subito dopo colazione, molto abbondante, con cacao, caffe-latte, biscotti, pane. La mattina proseguiva con attività ginnica, canto, giochi, nuoto (c'era anche una una piscina di 8 m. x 16 m. ca) sotto lo  sguardo vigile di due istruttori, il sig. Guido Bombig e il sig. Giovanni Sacchi con la collaborazione di quattro avieri. Verso le dieci, merenda con pane e marmellata o miele poi a mezzogiorno pranzo preparato dalla cucina della colonia. I ragazzi più grandi aiutavano per la dispensa e per le pulizie in refettorio. Dopopranzo, un'ora, un'ora e mezzo, di pausa durante la quale i ragazzi avevano a disposizione delle piccole sedie a sdraio per riposare. Al pomeriggio riprendevano le attività (con una breve interruzione verso le 15, 15.30, per la merenda) e alle diciotto (sedici) al termine delle attività e prima di ritornare a casa, veniva distribuita una pagnotta con marmellata. Alla domenica  tutti alla S. Messa nei locali dell'autoparco. Alla fine di ogni turno si disputavano legare di nuoto nella piscina della colonia
Testimonianza

 
Colonia Elioterapica. Sullo sfondo il San Michele con sotto il castello di Rubbia. (Arch.Duma)

 
I ragazzi indossavano una divisa composta da maglietta con impresso il nodo sabaudo, pantaloncini corti e sandali in pelle. Ognuno aveva a disposizione due completi, uno bianco per i giorni festivi e uno colore cachi per tutti i giorni. Gran parte del tempo però, sia i ragazzi che gli istruttori stavano a petto nudo. Molta attenzione era rivolta alla salute dei ragazzi che, settimanalmente ( ), venivano sottoposti a visite mediche presso l'infermeria del campo. Non mancavano poi per i più grandi le occasioni di vedere da vicino gli aeroplani e con l'aiuto degli specialisti, apprendevano le prime rudimentali nozioni del volo. Quale orgoglio nei confronti dei più piccoli, esclusi per ora, dal privilegio di poter salire sugli aeroplani! Infine per quelli all'ultimo anno di colonia, era previsto un volo di ambientamento sul S.M.81. L'ultimo giorno ogni ragazzo riceveva un pacco viveri di 15 chili
Testimonianza

 
11 luglio 1936, la duchessa Anna accompagnata dal sindaco Bombi e dal Duca (di spalle) giunge all' ingresso della Colonia Elioterapica (Arch.Comelli 2a068)

 
... Il personale dell'aeroporto veniva spesso a trovarci; ricordo il Duca d'Aosta, una figura molto alta e slanciata che affondava le sue grandi mani nel sacchetto delle caramelle per regalarci una manciata dicendo " Ti piacciono i bomboni? " ...  Ricordo ancora il col. Grandinetti  in bicicletta accompagnato da due avieri, essi stessi in bicicletta venire a trovarci ...  In occasione della visita di Mussolini a Gorizia, venne a farci visita distribuendo caramelle a tutti. Arrivato a me chiese "Buone le caramelle?" e poi aggiunse in sloveno "Dobro?". Rimasi sorpreso poichè a quei tempi, non si poteva parlare sloveno ...
Un ragazzo della colonia.